Dimagrire senza dieta? Ma certo, basta usare il cervello

Questo è un riassunto ironico di un articolo molto serio del Prof. Franco Berrino. Perchè ironico? Perchè sono convinto che con un sano umorismo anche concetti complicati vengono assimilati prima e meglio. Se vuoi comunque leggere il testo originale clicca qui.

Hai presente quando ti metti a dieta, pesi la lattuga con la bilancia di precisione e sogni il gelato come un condannato sogna la grazia? Bene, dimenticalo. Secondo il professor Franco Berrino — che oltre a essere un medico serio ha anche un discreto senso dell’umorismo metabolico — dimagrire non richiede una dieta, ma solo quattro regole di buon senso che però, attenzione, nessuno segue. Perché sono troppo semplici. E noi, si sa, vogliamo complicarci la vita.

Regola numero uno: Masticare. Sì, proprio masticare.

No, non "ingoiare come un pitone", come facciamo tutti. Masticare a lungo. Non per punizione, ma perché quando mastichi 40 volte ogni boccone (sì, QUARANTA), succede una cosa pazzesca: il tuo corpo capisce che stai mangiando. Magia! Gli ormoni dell'appetito (tipo la grelina, quella che ti fa sognare la pizza anche dopo una grigliata) si abbassano, mentre quelli che ti dicono "basta così, sei sazio, smettila di rosicchiare il tavolo" aumentano. E no, non serve laurearsi per farlo. Basta chiudere la bocca più lentamente.

Regola numero due: Mangia presto o ingrasserai nel sonno.

Se ceni alle 22, vai a letto a mezzanotte e ti svegli gonfio come una zampogna, sappi che non sei "intollerante al glutine", sei intollerante al buonsenso. Il corpo umano è stato progettato per mangiare con la luce del sole, non con quella del frigorifero. Berrino dice: salta la cena, oppure falla leggerissima (tipo 200 kcal, cioè un piattino triste ma saggio). In uno studio, chi mangiava poco la sera e tanto la mattina dimagriva. Chi faceva il contrario ingrassava. Semplice, no? Ma siccome ci piace complicarci la vita… avanti con i tortellini notturni.

Regola numero tre: Mangia quello che non fa ingrassare. Geniale, vero?

Tipo? Verdure (tutte tranne le patate, che ci fottono), legumi (i fagioli, sì, quelli da cui scappi), cereali integrali veri, non quelli finti che l'industria ti vende come "fitness". E poi frutta (senza esagerare con le bombe zuccherine come uva e fichi), noci, semi, e un po’ di fermentati (no, la birra non vale). Questi alimenti non solo non ti fanno ingrassare, ma ti nutrono il microbiota, che non è un Pokémon ma la colonia di microbi buoni che vive nel tuo intestino e che ti aiuta a non diventare un muffin umano.

I legumi, per dire, rallentano la digestione e l'assorbimento del grasso. Cioè, sono degli anti-ingrassatori naturali. Altro che pillole miracolose.

Regola numero quattro: Evita i cibi che ti fanno ingrassare (cioè quelli che ami).

La lista è lunga come la coda alla cassa del supermercato il sabato: patatine, patate, carni lavorate, dolci, bibite, farine raffinate, succo di frutta (sì, anche quello "100% naturale"), burro, carni rosse… in pratica tutto quello che trovi nella corsia “felicità istantanea”. Ma tranquillo, puoi sostituirli con cibo vero, quello che esiste da millenni, non da tre conferenze stampa fa.

E poi c'è la grande rivelazione: i carboidrati non fanno ingrassare.

Aspetta, respira. Sì, hai letto bene. I carboidrati integrali (non la pizza 4 formaggi) non fanno ingrassare, aiutano a dimagrire. Nei suoi studi, Berrino ha visto che aumentando i cereali integrali e i legumi, e riducendo zuccheri e proteine animali, si dimagrisce. E no, le diete iperproteiche non funzionano: ti fanno dimagrire solo perché intossicano il cervello. E appena smetti, ingrassi più di prima. Un po’ come i ritorni di fiamma con gli ex: li rimpiangi subito.


Conclusione: se vuoi dimagrire, smettila di contare le calorie, inizia a usare la testa e la mandibola. Mangia cibo vero, mastica, non cenare come un vichingo, e vivi secondo i ritmi della natura.
Semplice. Ma siccome siamo esseri evoluti… continuiamo a fare l’opposto.